Un database italiano dei sogni. Servirà alla sua creazione il nuovo premio vinto da Giulio Bernardi, giovane ricercatore in neuroscienze del Molecular Mind Laboratory (MoMiLab) della Scuola IMT. Un finanziamento da trentatremila euro in tre anni assegnato questa volta dalla portoghese BIAL Foundation: uno dei suoi Grant, donati ogni due anni ai progetti di ricerca più meritevoli nel campo della psicologia e della parapsicologia.
Il progetto – “Mentation report analysis across distinct states of consciousness: a linguistic approach” – è in collaborazione con l’Università di Camerino, nello specifico con il Professor Michele Bellesi e la Professoressa Emanuela Merelli, e raccoglierà in maniera sistematica e standardizzata dati su sonno e sogni della popolazione italiana, un campione di uomini e donne fra i diciotto e i sessantacinque anni. Nel dettaglio, saranno raccolti e analizzati i racconti sui sogni in modo da classificarli in termini di contenuto e struttura. Il database normativo servirà da base per studi futuri volti a comprendere come i sogni possano alterarsi in particolari condizioni come quelle che inducono emozioni negative - pensiamo ai disastri naturali come i terremoti o anche all’attuale pandemia – o in presenza di stati patologici.
"I sogni possono aprire una finestra d’osservazione unica sullo stato di salute della nostra mente e del nostro cervello perché sono ‘generati’ in modo indipendente da ciò che accade attorno a noi e dalla nostra volontà, sulla base di schemi e ricordi scolpiti nel cervello stesso. Il nostro scopo è quello di creare e mettere a disposizione uno strumento che ci permetta di comprendere più a fondo come i sogni si modifichino in determinate condizioni di alterazione della nostra salute mentale”, spiega Giulio Bernardi.
La somma di trentatremila euro andrà a coprire le spese di avvio del progetto di ricerca, tra strumentazione, risorse umane e creazione di una piattaforma virtuale in cui saranno depositati i sogni e le relative analisi.
Il database dei sogni non è che il primo passo di un progetto di studio più ampio e già in essere, condiviso con l’Università di Camerino, e finalizzato alla creazione di una App per telefoni cellulari dedicata all’esplorazione della nostra attività onirica: Sogniario - questo il nome che unisce le parole “sogni” e “diario” – servirà a registrare e catalogare i sogni e a prendere nota della qualità del sonno per la costruzione di un archivio di dati che non ha precedenti sul territorio italiano. Grazie poi a innovative tecniche di analisi della neuro-linguistica computazionale applicate a grandi masse di dati, quali sono i Big Data, si potranno estrapolare fattori predittivi dello stato di salute cognitivo ed emotivo della popolazione di riferimento partendo dall’esame del contenuto dei sogni e dalla qualità soggettiva del sonno.
Nel settembre scorso, Giulio Bernardi aveva già vinto un prestigioso finanziamento dello European Research Council (ERC) da circa 1,5 milioni di euro per l’innovativo progetto di ricerca “TweakDreams” - letteralmente “regolare i sogni” – che prenderà il via ufficialmente nel 2021 e si avvarrà di una rete di eccellenti collaborazioni nazionali e internazionali, con il coinvolgimento diretto di studenti di dottorato e giovani ricercatori della Scuola IMT. Uno studio multidisciplinare che integra neuroscienze, bioingegneria, medicina, psicologia e scienze sociali, alla base del quale c’è una rivoluzione nell’esplorazione di quella funzione così importante e decisiva per l’organismo che è il sonno: non un fenomeno unitario e globale ma regolato localmente, dal bilanciamento e dalla distribuzione di aree del cervello che registrano attività tipiche del sonno e altre che invece presentano attività cerebrali caratteristiche dello stato di veglia.
Come il giorno e la notte, così la veglia e il sonno sono entità inscindibili, nessuna delle quali può essere pienamente compresa senza l'altra. Lo studio del sonno e dei sogni apre nuove prospettive nella comprensione dello stato di coscienza e delle sue alterazioni nei disturbi mentali.
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Giulio Bernardi è ricercatore in Neuroscienze e assistant professor presso l’unità di ricerca MoMiLab della Scuola IMT. Ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Neuroscienze e scienze endocrine e metaboliche presso l’Università di Pisa. Tra il 2012 e il 2017, ha svolto le sue ricerche prima presso il Center for Sleep and Consciousness dell’Università del Wisconsin e successivamente presso l’Ospedale Universitario di Losanna in Svizzera.