7 February 2014
Cappella Guinigi - Complesso di San Francesco (Via della Quarquonia, 1 - Lucca)
Alla presentazione del volume “Tre Figure: Achille, Meleagro, Cristo” i quattro autori discuteranno della forma delle emozioni.
Le tre figure protagoniste si sono intrecciate e sovrapposte per secoli nell’iconografia classica e poi cristiana: Giuliani ripercorre la genesi dell’iconografia di Achille e Patroclo sui sarcofagi antichi, che incisero sulla formazione dell’iconografia di Meleagro, l’eroe cacciatore morto a causa di sua madre. Il compianto e la trasposizione del corpo del defunto sono l’oggetto dei saggi di Catoni e Settis: irrompe nella carrellata di immagini dal II secolo a.C. la figura della donna disperata, che ricomparirà nel pulpito del Duomo di Siena scolpito da Nicola Pisano. In particolare Settis illustrerà la fortuna rinascimentale di uno schema iconografico antico usato per rappresentare il corpo esanime di Cristo. Le “Deposizioni” di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova, di Luca Signorelli a Orvieto, di Raffaello (sulla copertina del volume) e di Caravaggio, e poi il Marat di David fino a Guernica di Picasso, sono capolavori che si possono comprendere solo nella paziente osservazione del percorso seguito dall’artista. Carlo Ginzburg affronta infine la genesi della nozione di Pathosformel (formula di pathos) coniata da Aby Warburg, senza dare per scontato che le rappresentazioni della morte parlino tutte allo stesso modo nelle diverse culture, con rimando alle neuroscienze, che potranno forse svelare il mistero del gesto che contrassegna un’emozione.
Introduce Tullio Viola, Humboldt - Universität zu Berlin
relatore:
Ginzburg, Carlo
Giuliani, Luca