Da oggi e fino al 10 giugno più di cento fra studenti e professionisti da tutto il mondo saranno impegnati nel corso "Model Predictive Control", tenuto dal professor Alberto Bemporad nell'ambito del percorso di dottorato in Computer Science and Systems Engineering (CSSE).
Il corso, da sempre fra i più frequentati della Scuola IMT, per la prima volta in nove anni si svolgerà in modalità virtuale a causa delle limitazioni che l'emergenza Covid-19 ha posto agli eventi e alle lezioni in presenza. Una modalità che ha ulteriormente favorito la frequenza di partecipanti esterni.
Dedicato all'approfondimento delle tecnologie di automazione di tipo predittivo, il corso "Model Predictive Control" richiama ogni anno a Lucca decine di dottorandi e professionisti interessati ad approfondire la teoria e la pratica di questa particolare branca dell'ingegneria, che ha come compito quello di studiare e progettare macchine sempre più intelligenti e sofisticate in grado di “prevedere”, appunto, i problemi che possono sorgere in un preciso contesto automatizzato e anticiparne le risposte.
Quest'anno accanto a professori e allievi di Atenei nazionali e internazionali - fra gli altri la cinese Northwestern Polytechnical University, l'Università politecnica della Catalogna, la norvegese NTNU University, il Gran Sasso Science Institute, le Università di Bologna, Firenze e Napoli - anche alcuni rappresentanti di centri di ricerca pubblici come l'Istituto Italiano di Tecnologia e centri di ricerca privati afferenti alle principali case automobilistiche europee.
Proprio il settore automobilistico, accanto a quelli dell'industria aerospaziale, delle reti energetiche intelligenti e dell’ingegneria finanziaria, infatti, rappresenta il principale campo di applicazione della materia, basti pensare ai sistemi di guida autonoma delle automobili di ultima generazione.