Si è conclusa la scorsa settimana a Roma la prima riunione del G20 dedicata alla Cultura. Un appuntamento particolarmente importante che ha visto i Ministri della Cultura dei 20 paesi economicamente più influenti partecipare per la prima volta ai lavori dell’incontro internazionale e adottare unanimemente un documento finale in 32 punti, la Dichiarazione di Roma, in cui si riconosce, fra le altre cose, il valore strategico della Cultura per l’economia globale, che entra così ufficialmente a far parte in modo permanente dei temi cardine dei prossimi summit.
All’incontro ha preso parte, in qualità di Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura italiano, anche Lorenzo Casini, ordinario di Diritto amministrativo alla Scuola IMT, che nel suo discorso introduttivo alla terza sessione del meeting internazionale dal titolo Building capacity through training and education si è espresso sul tema del rapporto tra Cultura, beni culturali e formazione.
Secondo il prof. Casini, si dovrebbe mirare concretamente alla multidisciplinarietà per trovare un punto di equilibrio tra il mondo della formazione accademica e le esigenze del settore culturale. Quello della Cultura, ha ricordato, è forse uno dei terreni di studio più complessi da affrontare, perciò occorrerebbe formare figure in grado di saper gestire la complessità e di avere la disposizione a guardare la realtà in più direzioni, capacità che può essere acquisita soprattutto attraverso lo studio delle discipline umanistiche.
Qui il mio intervento al G20 Cultura #G20Culture @MiC_Italia https://t.co/kvuHCkWMeW pic.twitter.com/uIhnaGTIxk
— Lorenzo Casini (@lorenzo_casini) August 4, 2021
“La Cultura – ha detto il prof. Casini in chiusura del suo intervento – è uno strumento straordinario per comprendere la diversità. È anche la migliore garanzia possibile contro l’odio, la discriminazione e la violenza, oltre ad essere il miglior strumento per promuovere l’uguaglianza e per proteggere i diritti umani”. Poi, citando Brecht e il suo signor Keuner, ha concluso: “Più diffondiamo la Cultura a livello mondiale, più gli Stati, la società civile e le persone non solo ridurranno il numero dei loro errori, ma saranno anche più preparati prima di compierli”.
Il G20 quest’anno è organizzato dall’Italia, che ne ha assunto la presidenza di turno. L’evento internazionale si concluderà il prossimo ottobre a Roma con il vertice dei leader delle principali economie del mondo.