Inaugurato oggi nella Chiesa di San Francesco l'anno accademico 2022/23 della Scuola IMT che, dopo i classici saluti istituzionali, ha visto la prolusione del rettore Rocco De Nicola al suo secondo anno di mandato. “La forza della Scuola IMT sta nella sua capacità di essere innovativa, nell’affrontare i problemi tecnologici, economici, culturali e sociali nella loro complessità e molteplicità”, ha detto in un discorso che ha toccato i punti fondamentali - storia, novità, prospettive - e concluso con l'augurio che "quell’abbattimento delle barriere e delle divisioni che la Scuola IMT cerca di realizzare nel proprio campo d’azione, cioè la scienza, diventi il modo normale di pensare il mondo e che, come auspica Papa Francesco, ogni comunità sia scuola di rispetto e di dialogo con quelle di altri gruppi etnici o religiosi, luoghi in cui si impara a superare le tensioni, a promuovere rapporti equi e pacifici tra i popoli e i gruppi sociali e a costruire un futuro migliore per le generazioni a venire”.
Gli interventi di alcuni ex-allievi hanno poi lasciato spazio alla lectio magistralis del direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna dal titolo "Il Sistema Museale Nazionale tra digitalizzazione, accessibilità e sostenibilità", che ha dato formalmente avvio all'anno accademico.
Osanna ha illustrato la situazione attuale del patrimonio museale italiano, dove il 90% degli oggetti è custodito nei depositi - analogamente a ciò che avviene nel resto del mondo - e il 70% degli spazi espositivi o dei depositi non è sottoposta a monitoraggio ambientale. Osanna ha poi proseguito illustrando le strategie per tutelare questo enorme patrimonio culturale, tra cui la rimnozione di barriere fisiche, cognitive e sensoriali, il miglioramneto dell’efficienza energetica, la digitalizzazione dei depositi.
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