Primo appuntamento 2021 del ciclo di incontri che hanno l’obiettivo di illustrare e diffondere le evoluzioni delle ricerche neuroscientifiche condotte dal Neuroscience Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center in collaborazione con la Scuola IMT.
Tutto quello che comunichiamo agli altri riguardo alle nostre credenze e ai nostri sentimenti non passa necessariamente attraverso il linguaggio. Per interpretare la mente e il pensiero altrui, è sufficiente talvolta soffermarsi su uno sguardo. Comprendere quale sarà la reazione di chi ci sta accanto, prima ancora che questa avvenga, conferisce innegabilmente un vantaggio all'interno di una società fondata sulle relazioni interpersonali.
A partire dagli anni '80, gli psicologi hanno iniziato a interessarsi al fatto che gli individui si formano una "teoria della mente". Quarant'anni di ricerca psicologica e neuroscientifica hanno fatto luce sui processi mentali alla base di questa facoltà umana e sui meccanismi cerebrali che la supportano. Hanno rivelato come sindromi, che vanno dai disturbi dello spettro autistico alla psicopatia, si associno a un'alterata capacità di inferire gli stati mentali e i sentimenti degli altri.
Lo stereotipo vorrebbe le donne molto più capaci di "leggere" la mente degli altri, rispetto agli uomini. In questo intervento si chiarirà la posizione della scienza, passando in rassegna le più importanti teorie psicologiche e neuroscientifiche sulla "teoria della mente", raccontandone i successi e le sconfitte di 40 anni di ricerche.
Relatore
Luca Cecchetti
Assistant Professor in Neuroscienze cognitive computazionali e sociali e Ricercatore principale del Gruppo di Neuroscienze Sociali e Affettive presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca. È anche docente di psicofisiologia applicata all'Università di Pisa. Il Dott. Cecchetti ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l'Università di Pisa sotto la supervisione del Prof. Pietro Pietrini. Dal 2012, ha pubblicato più di 35 articoli su riviste internazionali peer-reviewed, tra cui prestigiose pubblicazioni su Nature, Nature Communications, Journal of Neuroscience e Cerebral Cortex. Nel 2019, la sua ricerca è stata premiata dall'Organizzazione per la Mappatura del Cervello Umano, la più importante società internazionale per l'imaging cerebrale. È interessato a studiare come gli individui capiscono, predicono e rispondono agli altri e nell'identificazione delle basi neurali dell'empatia, della teoria della mente e delle emozioni. La sua ricerca sfrutta l'imaging cerebrale, la psicofisiologia e i metodi comportamentali più avanzati.
Per partecipare al workshop, visita il seguente link webex.